Dopo uno stop praticamente infinito, è finalmente tornato il profumo del rugby al centro sportivo Bonori. Certo, stiamo parlando di una partitella interna a ranghi misti tra i giocatori della Seniores, ovviamente senza punti in palio e senza particolari indicazioni tattiche, ma tanto è bastato per riaccendere una piccola fiammella di speranza nel buio cosmico che sta attraversando il movimento ovale.
ROUTINE DELLA DOMENICA. Come se fosse stata una normale sfida di campionato, dunque, abbiamo voluto sentire l’head coach Matteo Ballo al termine della gara, per sapere come ha visto i suoi atleti e soprattutto per parlare della situazione generale in casa rossoblù. «La realtà è ancora molto complessa, perché ovviamente ci sono ancora diverse incertezze e cerchiamo di adeguarci in base alle esigenze di tutti » ha spiegato l’allenatore rodigino. «Devo fare i complimenti ai ragazzi, perché lo zoccolo duro sta lavorando sodo, si sta allenando al massimo e meritano soddisfazioni.
Al momento ci troviamo due volte alla settimana e nell’immediato futuro valuteremo se aumentare i ritmi passando a tre sedute.
La partita non aveva un reale valore tecnico, ma si è trattato di una sgambata di cinquanta minuti, utile soprattutto per rivivere il clima tipico della gara domenicale e per riassaporare un po’ quel pàthos che ci manca da oltre un anno e mezzo. Il prossimo mese, invece, cercheremo di fare un doppio test match contro un vero avversario come Imola e sicuramente avremo qualche indicazione in più, anche se la squadra non sarà chiaramente al completo»
OPEN DAYS. Segnali incoraggianti pure dalla Romagna, dove proprio l’Imola Rugby ha ufficialmente ricominciato con gli open days dedicati ai più giovani. Da questa settimana e fino al 19 di giugno, infatti, i ragazzini di età compresa tra i 4 e i 13 anni potranno avvicinarsi al mondo ovale con un mese di allenamenti completamente gratuito. Imola e Le Querce, quindi, metteranno a disposizione gli impianti nel totale rispetto delle norme antipandemiche e daranno così la possibilità ai più piccoli di riprendere le attività all’aperto. «È una grande gioia per noi poter ridare la possibilità di divertirsi a tutti i bambini e le bambine che nell’ultimo anno e mezzo hanno sofferto la lontananza dalla socialità» specifica Stefano Raffin, direttore tecnico della squadra imolese, giunto ormai al suo ultimo mese di mandato. «Chiaramente, in questi casi, il rugby è secondario, perché l’obbiettivo primario resta quello di aiutare i più piccoli a riconciliarsi con lo sport e con l’attività fisica. Questo sarà il mio ultimo impegno con la squadra romagnola e sono contento che sia di così grande valore». Per registrarsi basterà entrare nel sito del club e seguire le istruzioni riportare nello spazio della pagina dedicato agli open days.»
Andrea Nervuti